Come fare un curriculum vitae la guida

Come fare un curriculum vitae: la guida

Il primo passo per rispondere alle diverse offerte lavorative avviene attraverso l’invio del proprio curriculum vitae. Proporsi ad un’azienda attraverso un CV vuol dire mostrare in poche parole tutta l’esperienza acquista negli anni, ma anche le proprie caratteristiche e abilità. Un buon curriculum può fare molto! Per questo abbiamo creato questa utile guida, per trasformare un semplice curriculum vitae in una presentazione professionale ed efficace, con caratteristiche uniche e di spessore, che possano farsi notare tra tante candidature. Scopriamo insieme come fare un curriculum vitae.

Come fare un curriculum vitae senza esperienza

Da qualche parte pur si dovrà cominciare, non per forza il primo curriculum che si crea nella propria vita dovrà essere ricco di esperienze lavorative. Un vero paradosso che si trovano ad affrontare molti neodiplomati e neolaureati poiché si richiede, ancor prima di cominciare, quell’esperienza che è complicato possedere.

I recruiters durante una prima selezione dei CV cercano un mix di competenze, esperienze e qualità personali da dover poi esaminare, e in questo caso le possibilità di essere notati diventano sempre più complicate, poiché l’esperienza è minima o completamente assente. Ma questo non deve scoraggiare i futuri candidati che sognano di intraprendere una determinata carriera. Vediamo insieme, passo dopo passo, come fare un curriculum vitae senza esperienza:

  • Concentrarsi sulla sezione Istruzione: dato che, almeno al momento, è l’unica fonte principale da poter mostrare, allora bisogna farlo per bene. Le esperienze di studio sono un importante biglietto da visita per le aziende poiché attraverso la formazione si mostra una fase della propria esperienza di base e in tanti casi questo può fare anche la differenza;
  • Progetti e attività extracurriculari: tracciare una panoramica di tutto quello che si è fatto fino ad ora, è quel di più che fa aumentare le possibilità. Parliamo qui di attività di volontariato, stage, attività extracurriculari come laboratori di scrittura, teatrali, o ancora progetti sociali e scambi culturali;
  • Hobbies e interessi: questa è una sezione dei CV che spesso viene sottovalutata dai candidati, eppure non solo viene notata dai recruiters, ma addirittura esaminata, perché? Qui si potranno indicare hobby ed interessi che, per quanto vadano ad di fuori del lavoro e potranno sembrare poco utili, metteranno in risalto le ulteriori abilità e creatività in possesso che spesso diamo per scontate;
  • Soft e Hard Skills: un curriculum vitae senza Hard e Soft Skills, è praticamente un CV vuoto! Indicare le diverse competenze o conoscenze tecniche acquisite nei diversi modi, nonché le differenti abilità, capacità come il problem solving o di leadership sono a dir poco essenziali, come vi abbiamo già mostrato qui!

 

Come fare un curriculum vitae di successo

Partiamo da un presupposto, il successo di un curriculum vitae, come abbiamo visto, non parte solo ed esclusivamente dalle esperienze lavorative ottenute, ma dalla composizione di tutto ciò che si è capaci di fare e con quello che si è assimilato negli anni.

Ma il punto è sempre uno: farsi notare tra tanti! E come si fa? Bisogna creare un CV che sia interessante, notevole e persuasivo, che sintetizzi in breve tutto ciò che c’è da sapere su di noi, ma soprattutto che non faccia perdere interesse. Per questo deve essere chiaro, sintetico e accattivante.

Vediamo quali sono alcuni punti da dover seguire per rendere il CV di successo:

  • Inserire le informazioni fondamentali: un primo step ricade sui dati di contatto, ovvero i dati personali come nome, cognome, data di nascita. Senza dimenticare di inserire i contatti come l’email e il numero di telefono, nonché i vari profili social preferiti e, in special modo, il profilo LinkedIn. Non è obbligatorio inserire la foto, a meno che non sia richiesta espressamente, ma se venisse aggiunta, che questa sia il più professionale possibile;
  • Indicare tutte le esperienze professionali: questa è la sezione più importante del CV. È da qui che il recruiter potrà accertarsi delle caratteristiche e delle compatibilità richieste dall’azienda. Qui le informazioni dovranno essere specifiche, dettagliate, ma in modo sintetico, lasciando così al tempo stesso l’interesse di continuare di persona la valutazione. Bisogna indicare oltre all’esperienza acquista, anche le mansioni svolte, le competenze e le responsabilità;
  • Inserire i titoli posseduti e i percorsi fatti: oltre il diploma e la laurea, in questa sezione è importante inserire tutti i titoli posseduti, anche quelli che sembrano di poco rilievo. Questo perché si potranno mettere in risalto quelle qualità prese al di fuori del lavoro, attraverso un percorso formativo ulteriore;
  • Sottolineare le competenze: uno spazio bisogna dedicarlo, oltre che alle Hard Skills, anche alle capacità relazionali e comportamentali ossia le Soft Skills. Il recruiter qui potrà avere un quadro più completo del profilo;
  • Precisare le lingue conosciute: le competenze linguistiche sono ormai fondamentali e sono richieste per ogni tipo di lavoro. Qui bisogna non solo indicate il tipo di lingue conosciute, ma anche il grado di fruibilità delle lingue (scritte e parlate), rimanendo sempre onesti, anche perché si potrebbe essere testati durante il colloquio conoscitivo;
  • Personalizzare il CV in base all’offerta lavorativa: un buon consiglio da seguire è quello di adattare il proprio CV all’annuncio di lavoro, evidenziando ciò che l’azienda desidera, rendendo così la propria candidatura quella giusta da valutare.

 

Cosa scrivere un curriculum vitae perfetto

Superare la fase di screening ed essere contattati è l’obiettivo fondamentale, ma cosa rendere un curriculum “perfetto” e quindi notevole?

  • Allegare una lettera di presentazione: non tutti sanno che le lettere di presentazione sono quel tocco in più che i recruiters amano vedere al loro interno. Questo perché introduce e mettere in risalto le caratteristiche indicate poc’anzi, donando però maggiore personalità e spessore;
  • Lunghezza del curriculum: anche se non esistono regole fisse in merito alla lunghezza o brevità di un curriculum vitae, è comunque preferibile che il CV non superi le due/tre pagine. Questo potrebbe mettere in difficoltà alcuni candidati che hanno molto da scrivere, ma per presentarsi e farsi apprezzare, non ci si deve dilungare;
  • Curare l’aspetto grafico: altro consiglio per un curriculum vitae perfetto sta nell’aspetto grafico. Questo, a seconda del lavoro che si dovrà svolgere, ha lo scopo di trasmettere sensazioni diverse. I colori utilizzati, il layout del documento devono avere uno stile serio e professionale, ma devono anche rispecchiare la personalità di chi si candida;

Forse, quello che rende realmente perfetto un CV è ciò che si deve evitare di inserire o scrivere.

Primo tra tutti una lettera di raccomandazione. Se davvero fosse utile, sarà lo stesso recruiter a fare delle ricerche mirate o a richiederla.

Essere troppo stravaganti attraverso l’utilizzo di immagini, colori eccessivi, usare caratteri strani, tabelle e grafici. L’obiettivo è quello di rendere il CV professionale ed interessante, non eccessivo!

Inserire e-mail strane e poco professionali. Per quanto tutti ne abbiamo almeno una, è consigliato avere e quindi indicare un indirizzo e-mail composto dal tuo nome e cognome.

Utilizzare una foto non professionale. Un errore che spesso viene fatto pensando che non venga notato. Errore madornale!

 

Come fare un curriculum vitae gratis

Una volta comprese tutte le informazioni che vogliamo presentare nel nostro CV, è finalmente giunto il momento di scegliere lo strumento dove poter creare il nostro CV gratuitamente.

Ci sono diverse piattaforme usufruibili gratis e online, ma ci limiteremo a presentarne tre:

  1. Curriculum vitae Europass: uno dei più utilizzati è il formato standard, creato della Commissione Europea. Per poter creare un profilo Europass è necessario entrare sul portale accedendo direttamente tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale italiano) o con CIE (Carta di Identità Elettronica). Il CV Europass può essere compilato gratis e online, dopo seguiti una serie di passi che verranno indicati. Inoltre, oltre al modello grafico classico, ci sono altri layout da poter scegliere. Terminata la compilazione, si potrà scaricare gratuitamente.
  2. Canva: questa è una piattaforma gratuita che offre tantissimi modelli per donare un tocco professionale ma creativo al proprio CV. Per poter creare un curriculum su Canva bisogna prima registrarsi, scegliendo l’opzione gratuita, per poi scegliere quello che colpisce di più tra la vasta gamma di modelli. Alla fine della compilazione del CV è possibile scaricarlo in formato PDF standard.
  3. OnlineCV: un altro strumento che permette di creare curriculum gratis è OnlinCV. Dopo l’iscrizione tramite Google o LinkedIn, si potranno scegliere tutti i modelli più accattivanti per la realizzazione di un curriculum personalizzato. Una volta completato non resterà che scaricarlo!
Come affrontare un colloquio di lavoro

Come affrontare un colloquio di lavoro

Prepararsi adeguatamente per un colloquio di lavoro è essenziale per aumentare le probabilità di successo. Il colloquio rappresenta un momento cruciale nella ricerca di un impiego, in quanto è l’occasione per dimostrare le proprie competenze, personalità e motivazione. Sapere cosa dire, come comportarsi e come presentarsi può fare la differenza tra ottenere un lavoro o meno. In questo articolo, esploreremo i principali aspetti da considerare per affrontare un colloquio con sicurezza e professionalità. Ti forniremo suggerimenti pratici e strategie utili per prepararti al meglio su come affrontare un colloquio di lavoro e fare una buona impressione per massimizzare le tue possibilità

Cosa dire ad un colloquio di lavoro

Il colloquio di lavoro rappresenta un momento di conoscenza e valutazione reciproca. Durante questo incontro, il datore di lavoro non si limita a esaminare le tue competenze pratiche acquisite in esperienze precedenti, ma desidera comprendere se sei la persona giusta per l’azienda. L’obiettivo è valutare la tua capacità di integrarti nel team, la disponibilità ad apprendere, le abilità comunicative e, soprattutto, il modo in cui gestisci le situazioni di stress. Prepara con cura cosa dire durante il colloquio e rifletti sulle risposte più efficaci per lasciare un’impressione positiva.

I recruiter, spesso professionisti con grande esperienza, potrebbero creare situazioni mirate per osservare le tue reazioni e risposte. Inoltre, dovrai essere pronto ad affrontare domande insidiose o inaspettate, fornendo risposte che dimostrino il tuo valore e la tua preparazione.

Come prepararsi ad un colloquio di lavoro

Prepararsi a un colloquio di lavoro significa andare oltre la semplice conoscenza del proprio curriculum: è fondamentale organizzare una presentazione efficace, che metta in risalto competenze ed esperienze in modo chiaro e pertinente. Questo non vuol dire elencare ciò che è scritto nel CV, ma spiegare come le proprie abilità possano rispondere alle esigenze dell’azienda e del ruolo. È utile preparare in anticipo esempi concreti di progetti o situazioni lavorative affrontate, che dimostrino il proprio valore aggiunto. Durante il colloquio, è altrettanto importante mostrare interesse verso i propri interlocutori e la realtà professionale, facendo domande mirate sull’azienda, sui suoi obiettivi e sulla posizione.
Questo atteggiamento dimostra curiosità e volontà di lavorare in quel contesto. Infine, non bisogna dimenticare di curare il linguaggio del corpo: un sorriso, uno sguardo diretto e una postura sicura aiutano a creare un’impressione positiva e a costruire un dialogo autentico con i selezionatori. Essere preparati, dunque, significa presentarsi non solo come candidati competenti, ma anche come persone motivate e capaci di costruire relazioni professionali.

Che domande fare ad un colloquio

Quando affrontiamo un colloquio di lavoro, tendiamo a concentrarci sulle risposte da dare, ma spesso sottovalutiamo l’importanza delle domande da fare. Porre domande mirate non solo dimostra il nostro interesse verso il ruolo e l’azienda, ma ci aiuta anche a capire se quella posizione è davvero in linea con le nostre aspettative e obiettivi. Ad esempio, chiedere quali sono le principali responsabilità della posizione o i traguardi da raggiungere nel breve, medio periodo può chiarire le dinamiche del lavoro quotidiano, mentre domande sul team o dinamiche aziendali permettono di valutare se ci troveremmo a nostro agio nell’ambiente di lavoro.

Anche questioni legate alla crescita professionale, come le opportunità di formazione e avanzamento, rivelano quanto l’azienda investe nei propri dipendenti. Insomma, il colloquio non è solo un’opportunità per farci conoscere, ma anche per raccogliere informazioni preziose, costruendo un dialogo che renda la scelta consapevole per entrambi.

Come vestirsi ad un colloquio di lavoro

Non esiste un abbigliamento universale per affrontare un colloquio di lavoro: la scelta del look deve sempre tenere conto del tipo di azienda e del ruolo per cui ci si candida. Per un’azienda tradizionale, come una banca o uno studio legale, è consigliabile puntare su un abbigliamento formale e sobrio, come un completo per gli uomini o un tailleur per le donne, preferendo colori neutri e accessori discreti. Al contrario, in contesti più creativi o in startup, si può optare per uno stile casual ma curato, che esprima personalità senza risultare trasandato. Anche il settore tecnologico o digitale può richiedere un approccio più rilassato, ma sempre professionale.

L’obiettivo è dimostrare rispetto per l’azienda e attenzione ai dettagli, senza rinunciare a essere autentici. Prima del colloquio, è utile informarsi sullo stile aziendale, magari osservando i profili social o il sito web, così da fare una scelta che rispecchi il contesto senza risultare fuori luogo. In ogni caso, cura, pulizia e ordine sono indispensabili: un abbigliamento ben scelto può comunicare sicurezza e professionalità ancor prima di iniziare a parlare.